"E cosa te ne faresti di tutto questo, dimmi."
Lanciò il sasso e poi
con un gesto involontario si tirò indietro il ciuffo di capelli che gli
era ricaduto sopra l'orecchio, come per ascoltare meglio la risposta
che lui non lo sapeva ma non sarebbe arrivata.
Camminavano con lo
sguardo fisso sul prossimo passo, l'uno dell'altro, senza mai incrociare
gli occhi. Come se avessero paura di guardarci dentro per quello che
avrebbero potuto scorgerci e per quello che invece non vi avrebbero
trovato. Era una lotta continua contro gli eventi che gli legavano le
mani e non gli permettevano di andare avanti. Sarebbero rimasti così, in
bilico, tra quello che era possibile ottenere e perdere.
Lei
snocciolò la polvere nascosta nella tasca del cappotto, cercando una
risposta adatta a quella domanda che ne nascondeva altre mille. Trovò un
buco, anche, e ci infilò dentro le dita toccando la lana ruvida e una
moneta da 5 centesimi. Prese tempo, forse troppo, perché, intanto, lui
stanco di attendere si era messo a guardare la superficie increspata
dell'acqua, trovandoci dentro, riflesso, il resto della sua vita.
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