"oddio mi sento le caviglie in catene"

lunedì 2 febbraio 2015

senza titolo 11 - Balena 2 - senza senso 1


Il secondo esercizio (di che? leggete post senza titolo 10 - Balena 1) era una descrizione.
Descrivi te stesso come se fossi una qualsiasi altra cosa (o persona).
Di nuovo, questo è quanto.

Metto piede in quest’aula per la prima volta. Mi guardano tutti e devono essere spaventati. Mettere piede poi è una strana espressione che non mi si addice molto. Io i piedi non ce li ho. Direte voi, come è possibile? Ebbene sì mi hanno fatto così, senza piedi. Sono più un simpatico ammasso nero, tipo una specie di fumo, ma non proprio un fumo di quelli densi che immaginate voi, o che avete visto quella volta che avete bruciato la cena. No, è più una massa informe, ecco, solo il colore è lo stesso del fumo. Ma a voi cosa interessa adesso della mia fisicità. Quello che c’è oltre è ben più importante e fondamentale. Entro in quest’aula, dicevo, e mi trovo davanti questa quindicina di umanoidi, piccoli, loro hanno tutti i piedi, quindi una trentina di piedi, tutti in fila uno vicino all’altro. Ogni anno entro nelle vite di centinaia di questi piccoli sgorbietti. Mi pagano per questo. Devo insegnargli a far uscire la loro creatività. Forse per questo mi guardano preoccupati? O perché sono questa roba senza capo né coda, non ho i piedi ma nemmeno nessuna delle altre parti del corpo che possiedono loro. Non ho la bocca e gli sto parlando. Dico: “Buongiorno”. Spaventati, ecco fatto. Non si riprenderanno mai più. Avranno cinque o sei anni e finora non hanno neanche loro né capo né coda. Io invece non ho età. Pensate che bello, riuscite a crederci? Non muoio e non sono mai nato. Siamo a Settembre e da oggi in poi vedrò questi nanetti crescere e cominciare a vedere il mondo con occhi nuovi. Riusciranno tra qualche mese a descrivere i loro mondi fantastici e sarà solo grazie a me. Questo mestiere mi piace proprio, devo ammetterlo. Certo è una cosa un po’ noiosa a lungo andare, ma in fondo non mi rendo nemmeno conto del tempo che passa e così mi è difficile provare questa sensazione, la noia.
In realtà non provo nessuna sensazione, non riesco, non posso. Non ho cuore, non ho cervello, e forse non ho neanche coraggio, anima, niente.
Le uniche cose che sento sono quelle che provano loro nel momento in cui gli entro dentro.

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