Per tutti i titoli che non ho dato e che non darò, per tutte quelle cose che non hanno bisogno di un nome per esistere.
Per tutte le parole che non ho voluto o potuto e dovuto scrivere e per tutte qulle che invece scriverò.
Per quelle di troppo che ho detto e quelle essenziali che non sono volute uscire.
Su questo blog, sul mio quaderno, durante i corsi di scrittura creativa o mentre il giorno fa a pezzi una notte insonne. Su fogli volanti, sul dorso delle mani o sulla parete dirupata del cuore.
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