"oddio mi sento le caviglie in catene"

martedì 30 giugno 2015

Senza titolo 20

Solitudine, che si attacca addosso come lenzuola nelle notti d'Agosto.

Ti prende alle spalle, in un giorno qualunque, quando non sei solo.
E ti blocca, ti stringe le mani e le chiude a circondarti la gola.

Rivoli d'acqua stagnante ti scorrono tra i piedi, ti spengono l'interruttore della voce. Vorresti gridare ma non puoi, vorresti distendere le braccia ma non puoi. Tutto ciò che vorresti, fosse anche solo una banalità, non puoi averlo e non ti accorgi che lo possiedi già.

Poi esplodi e ti distruggi in milioni di piccolissimi pezzi, che si spargono sul pavimento, mentre gli altri attorno a te riempiono i bicchieri e brindano, ballando sui tuoi resti.

Alla fine ti svegli, stai bene svuotato di tutto. Afferri un pensiero e te lo annodi al polso, eterno ricordo della grande verità che, rinascendo bianco come una prima pagina, dimenticherai.



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