"oddio mi sento le caviglie in catene"

mercoledì 22 aprile 2015

Senza titolo 18 - Estate

La luna non è ancora arrivata. E’ estate e possiamo finalmente guardarci negli occhi, con la pelle nuda e un velo di vergogna sulle guance, colore di questo tramonto.

La mattina mi alzo e mi vedo riflessa nel mare, che sbatte lento sulla sabbia gelata. Addormentarsi sulla spiaggia vuol dire alzarsi presto, appena il sole comincia a battere sul rosso che copre le nostre teste.
Te lo ricordi quel giorno?

In lontananza il suono assurdo delle ruspe che arrivano a rivoltare i falò e noi stretti tra i vestiti, un braccio dentro, uno fuori. Hai aperto gli occhi e mi hai detto che era tardi. Ti ho chiesto: -tardi per cosa?-. Mi hai risposto: -tardi per salvarci-. E allora siamo rimasti lì, stesi, senza dire una parola.

E ti porto il caffè misto all’odore delle alghe portate dalle onde a morire secche sulle colline di sabbia. Disegnano il loro profilo regolare nel cielo terso, interrotte solo da alcuni ciuffi di erba stepposa messi a caso.
Neanche questo ricordi?

E’ ancora estate, ancora per poco, appena dopo pranzo. Dormiamo leggeri volando nelle ore del pomeriggio che ci prendono per mano tra le pagine di un libro. Poi ti alzi e apri il frigo dove c’è il gelato al limone. Mi porti la ciotolina di vetro colma e mi dici di fare presto. -Fai presto, fai presto-.
Lo ripeti sempre, ricordi?

Verso sera giriamo nella penombra del viale ricoperto di grandi mattoni bianchi e rosso tenue, andiamo al negozio per comperare la cena. Abbiamo i piedi pieni di sabbia e mi da fastidio il rumore continuo delle ciabatte strusciate sul pavimento. Tu mi prendi in giro e non ti fermi. Poi mi arrabbio e mi baci leggero sulle labbra e mi dici:-tutto questo finirà-.
Ora ricordi?

Ormai è sera e la luna è dietro al palazzo grigio incorniciato in una finestra. Tu non ci sei ed è inverno. Non c’è più sabbia, mare, sole e il gelato al limone. Una tisana mi fuma tra le mani. Brucia ma non sento niente.
Ricordi che non sento il calore sulla pelle?

Certo, questo lo ricordi.

Quando mi dicevi senti il mio viso che brucia per te ed io non capivo.

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