"oddio mi sento le caviglie in catene"

domenica 11 gennaio 2015

senza titolo 6

Berlino, città mia, che sei molto di più di questo.
Sei ciò che più si avvicina alla vita.
Esci fuori dalle mie braccia aperte mentre me ne sto in piedi dritta sulla cima dei tuoi palazzi altissimi e dei tuoi luoghi abbandonati, con il vento fortissimo che soffia su di te in questi giorni e si sente solo questo, da fuori è l'unico rumore che penetra.
E ti vedo muoverti sotto di me, grande e piccola allo stesso tempo, mille puntini e luci si spostano rapidamente da Est ad Ovest e ritorno. Emblema di come ciò che è stato diviso può riunirsi senza perdere la sua specificità. Incrocio di anime, perse nel traffico caotico di Roma o nel lento passare delle ore, infinite, di paesini e città dove mai nulla accade mentre qui succede tutto.

Tutto è calmo adesso in questa domenica di solitudini lente, difficili da scalfire ma so che sei là fuori e c'è solo da uscire e scaraventarti sulla mia faccia.

Nessun commento :

Posta un commento